Mercoledì delle Ceneri
Gl 2,12-18; Sal 50 (51); 2Cor 5,20 -6,2; Mt 6,1-6.16-18;
-- (Sergio Bastianel SJ) --
 
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio”. Gesù, il Verbo che si è fatto carne, ha condiviso in tutto la nostra condizione umana.
 
Entrando in una storia umana in cui il peccato è presente fino a strutturare le relazioni fra gli uomini, egli non ha conosciuto il peccato, l'efficacia persuasiva della tentazione non ha potuto intaccare la sua comunione con il Padre. Egli è venuto a salvare dal peccato. Come? 
 
La forza del male, che non può farlo essere peccatore, lo fa essere vittima.
Il peccato diventa storia degli uomini nell’efficacia riconoscibile di due volti: il volto del peccatore e il volto della sua vittima. Gesù che muore ammazzato in croce: ecco cos'è il peccato, ecco la sua forza, ecco la sua vittoria.
 
Questo Gesù è il Signore. Vittima del peccato, in lui possiamo essere giustizia di Dio, in lui siamo salvati.
 
Beati voi, vittime del peccato! Il Signore non vi dice parole consolatorie, non si limita a schierarsi in vostro favore. Egli si fa come voi. Assumendo la vostra condizione egli porta Dio nella storia umana. La giustizia di Dio vince la vittoria apparente del peccatore. 
 
Quando fai opere buone, quando preghi, quando cerchi i modi per vivere la quaresima, in tutto quello che fai, cerca la giustizia di Dio! Egli conosce il tuo cuore, “vede nel segreto”.

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