-- Festa di S. Giuseppe --
Mt 1,16.18-21.24;
-- (Sergio Bastianel SJ) --
Poiché era giusto, ragionando come poteva fare con gli strumenti di conoscenza che aveva… arriva a una conclusione che poi ci si dice non essere la volontà di Dio.
Però è giusto, è onesto, è come Dio vuole che egli sia…
Giuseppe si trova in una situazione complicata. Non vive ancora con Maria, ma è anche legalmente impegnato con lei. Ciò che a Maria sta succedendo gli fa pensare che egli non si deve intromettere.
L'amore per lei, l'accoglienza di un misterioso operare di Dio in lei, la propria condizione concreta, la relazione con Maria e il contesto di relazioni che essi vivono, le tradizioni e le prescrizioni legali, ciò che gli altri pensano e potranno pensare, i ristretti margini di possibili decisioni e relative conseguenze: povero Giuseppe, cosa può fare?
In ogni caso deve lasciar cadere tutti i suoi piani precedenti. Ma deve anche rinunciare a farsene di nuovi. E non può non decidere nulla o fare come se nulla fosse successo. Se interrompe il rapporto di promesso sposo, lo deve dichiarare secondo la legge. E la reputazione di Maria? Non la può mettere nei guai. Meglio lasciare libera Maria, ma con accordo segreto con lei, senza “liberarsi” legalmente lui stesso.
Mi viene di pensarlo un poco così il travaglio di Giuseppe. Certo ci viene detto che egli cerca di decidere da persona giusta, con libertà gratuita, non cercando egoisticamente interessi propri. In questo egli è approvato, egli agisce secondo Dio, vive onestamente e perciò in comunione con Dio.
Egli non può conoscere il disegno di Dio su di lui finché non gli viene rivelato.
Comunque intendiamo il modo di questo aiuto a riconoscere il disegno di Dio su di lui, la purezza di cuore di Giuseppe è confermata dal suo pronto aderire, con una decisione che è come l'accoglienza di una chiamata.
Anche ciò che successivamente il vangelo ci racconta di Giuseppe mostra questa purezza di cuore di una persona veramente libera, “giusta”.
Similmente a ciò che nel Vangelo di Luca appare con la figura di Maria, la figura di Giuseppe in Matteo ci presenta la via dell'Incarnazione che passa attraverso l'adesione di persone interiormente libere: un po' come i “beati” del testo delle beatitudini.