--(Virginia Bellino)--
Il lunedì dell'Angelo (detto anche lunedì di Pasqua oppure Pasquetta) è il giorno dopo la Pasqua.
Si tratta di un giorno festivo, che celebra l’incontro, avvenuto al sepolcro il giorno dopo la morte di Gesu’, tra le donne e l’Angelo.
Secondo il racconto del Vangelo, Maria Maddalena si era recata insieme ad altre donne al sepolcro dove era stato posto il corpo di Gesù Cristo, con l’intento di imbalsamarlo e ungerlo con degli oli aromatici.
Giunte davanti alla roccia che doveva chiudere la tomba, videro che essa era spostata e subito si preoccuparono e si domandarono cosa potesse essere accaduto, ma ecco che apparve loro un Angelo che subito le rassicurò: “Non abbiate alcun timore…so che state cercando Gesù il Crocifisso…ma Egli è risorto come aveva detto. Venite a vedere il luogo dove era stato deposto”.
Dopo aver mostrato loro la tomba vuota, si raccomandò che andassero a riferirlo agli apostoli ed esse così fecero.
Non è molto chiaro il motivo per cui la tradizione abbia spostato questi fatti dalla mattina di Pasqua, cioè domenica, al giorno successivo (lunedì). Probabilmente, questo equivoco, perpetrato nel tempo, potrebbe essere nato da un’errata interpretazione della locuzione "il giorno dopo la Pasqua" scritta nei Vangeli. La Pasqua a cui i vangeli alludono è infatti la Pasqua ebraica, che cadeva di sabato.
Civilmente, il Lunedì di Pasqua è un giorno festivo introdotto nel dopoguerra dalla Stato Italiano, con lo scopo di allungare la festività, ma non è un giorno di precetto, ovvero la religione cattolica non richiede l’obbligo di andare alla Santa Messa. Fanno eccezione la Germania e altri paesi germanofoni, in cui Pasquetta è festa di precetto
Una delle tradizioni della Pasquetta è (o era) quella di trascorrere la giornata facendo una gita fuori porta o una scampagnata con amici e parenti.
Perché? Cosa significa questo gesto?
Una possibile interpretazione dell’andare fuori città e magari fare un bel pic-nic all’aria aperta è quella di ricordare il viaggio, fatto da alcuni discepoli, verso Emmaus nel giorno della Resurrezione. Proprio durante quel viaggio, appena a pochi chilometri da Gerusalemme, Gesù apparve ai discepoli a dimostrazione che Egli era veramente risorto.
E proprio per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata "fuori le mura" o "fuori porta".
Un'altra possibile spiegazione, di stampo più “profano”, è da ricercare nel fatto che la Pasquetta, nella stragrande maggioranza dei casi, cade all’inizio della primavera, per cui, approfittando del clima più mite, le persone sfruttano questo giorno di festa per stare all’aria aperta.
Prima di concludere, ecco alcune particolarità su questo giorno.
- In generale il termine "Pasquetta" indica il lunedì dopo la Pasqua, ma in alcune località italiane non ha lo stesso significato: per esempio, la "Pasquêta", per i genovesi e i bergamaschi, è il 6 gennaio e non il lunedì dell'Angelo, mentre "Paschixedda" per i sardi corrisponde al Natale, quindi il 25 dicembre
- In questo giorno, secondo la tradizione napoletana, vengono consumati: casatiello, frittata di maccheroni, salame, uova sode, carciofi arrostiti e, naturalmente, la pastiera.
VB - Articolo originariamente pubblicato su Monitore Napoletano - Speciale Pasqua