-- Epifania --

-- (riflessione di p.Sergio Bastianel SJ) --

Isaia annuncia il meraviglioso rivelarsi di Dio nel suo attuare la promessa fatta ad Israele, Paolo vive e testimonia la meraviglia del rivelarsi di Dio a tutti gli uomini come salvezza donata a loro.
 
Questa prossimità salvante di Dio che entra nella storia degli uomini, il Logos che si fa carne, sembra accadere nonostante gli uomini di questa storia e pur attraverso di essa. Nonostante gli uomini che non lo accolgono e sembrano governare la storia, come Erode e coloro che in tanti modi consentono al suo governare e lo rendono possibile.
 
Ma pure attraverso coloro che lo accolgono, come i Magi che vengono da lontano e dopo aver espresso la loro accoglienza se ne ritornano (al loro paese, alla loro vita, alla loro cultura, alla loro religione), o come Maria e Giuseppe che da vicino e in continuità rendono possibile il nascere e il vivere di Gesù di Nazaret, rendono possibile nel concreto delle relazioni l'incarnazione del Logos.
 
Quelli che lo hanno accolto, saranno poi in particolare i discepoli, coloro che si sono lasciati incontrare e che della relazione con Gesù vivono, come figli di Dio. La relazione con lui è diventata unificante la loro vita, perché ha dato il senso a tutte le loro relazioni. In queste loro relazioni, nel loro vivere, il Logos continua a farsi carne, storia concreta, luogo di manifestazione della prossimità salvante di Dio.
 
Il Signore ci doni la sua sapienza. Ci doni di accoglierlo nella sua umanità, di riconoscerlo nella storia, di essere umanità nella quale egli è presente e riconoscibile.
 
 
 
 
 

 

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