-- Perdonati, perdonare --
Sir 27, 33 – 28, 9; Rm 14,7-9; Mt 18,21-35;
--(Sergio Bastianel SJ) --
“Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore”.
Quale che sia la nostra condizione concreta, la nostra realtà più profonda è che siamo costituiti, per grazia, nella comunione con Dio in Gesù Cristo. Ci è chiesto di accogliere e vivere questa realtà operata da Dio. È l'alleanza. Paolo scrive a cristiani: è l'alleanza compiuta in Gesù Cristo.
Pietro fa una domanda sul perdono: fino a quando, o quando, o quante volte? Domanda sull’obbligo, su ciò che bisogna fare, su come meritare la benevolenza di Dio… Per dire una misura molto alta, fino a 7 volte? No, non 7 volte, sempre. E la parabola sembra invertire i termini della domanda.
Non si tratta di perdonare e così ottenere la misericordia del Signore. Si tratta di ricordare che siamo stati perdonati da Dio. Abbiamo ricevuto il perdono perché Dio è buono, gratuitamente. Un perdono che è relazione con lui, donata per il suo amore che ci fa vivere. Ci è donato di vivere con lui sulla terra. Accogliere il perdono è accogliere questa comunione con lui, è vivere con lui, è imparare da lui come vivere le nostre relazioni. Chi vive con il Signore che perdona sarà una persona che perdona. Quando? Sempre.
Chi è l'altro con cui hai a che fare?
È persona che Dio ama e vuole salvo, che quindi tu, con il Signore, ami e vuoi salvo. Con il Signore, nel tuo vivere, tu vuoi il bene dell'altro, chiunque sia, compreso chi ti ha fatto un torto.
Forse a volte è difficile perdonare. Forse abbiamo bisogno di imparare a vivere con lui sulla terra. Forse dobbiamo chiedere il suo aiuto per superare le nostre resistenze.
Il Signore che perdona ci doni di vivere il suo amore nella comunione con lui, anche quando si tratta di perdonare.