Domenica V di Pasqua: At 14,21-27; Sal 144; Ap 21,1-5; Gv 13,31-35

(riflessione di p.Sergio Bastianel sj)

“Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.

Discepolo è colui che ha imparato dal maestro, che ha saputo riconoscere il suo sguardo e farlo proprio, che porta in cuore il suo stesso desiderio, che cerca di vivere come lui.  Il discepolo ha imparato a farsi prossimo donando la vita per far vivere.

La sua libertà è liberante per chi vive con lui. Le sue relazioni creano comunione. Perché il discepolo ha riconosciuto un amore che si è chinato su di lui e gli ha cambiato la vita, gli ha aperto una via di umanità impensata. Egli sa di non averlo meritato, egli non dimentica di essere stato perdonato. Il discepolo ha “visto” l'amore gratuito di Dio in Gesù. Egli ricorda di essere stato chiamato, fatto partecipe, sostenuto e confermato. “Come io ho amato voi”: il discepolo sa, ricorda. Questa parola lo motiva. L'efficacia di quell’amore sulla sua vita gli rivela il disegno di Dio, la parola/comandamento di Gesù: “così amatevi anche voi”. L'amore di Dio è diventato storia umana in Gesù e continua a farsi storia umana nell'amore dei discepoli.

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