Sap 18,3-6; Sal 32; Eb 11,1-2.8-19; Lc 12,32-48

(riflessione di p.Sergio Bastianel SJ)

Tesoro di Abramo è la sua fede: nulla è più importante per lui, nulla più grande che il suo rapporto con Dio.

Perciò là è il suo cuore, là nascono e maturano i suoi desideri e le sue decisioni. Se sbaglia a capire, può essere aiutato a capire e il cuore rimane saldo sul tesoro. Non rivendica un “diritto” in forza della promessa ricevuta. Capisce che Dio non vuole il sacrificio del figlio. Continua in ogni cosa ad affidarsi alla parola avuta da Dio.


E il nostro tesoro? Siamo liberi pure dai presunti e nascosti tesoretti? Perché ciò che di fatto viene da noi ritenuto o sentito come tesoro su cui contare (e quindi da proteggere e garantire per noi) di solito lo nascondiamo. Spesso non è ciò che dichiariamo. Troppe cose ci sembrano tanto importanti, così  da non metterle in questione.

Signore, non lasciare che ci inganniamo da noi stessi. Donaci la sapienza che viene da te.
La luce e la forza del tuo spirito ci faccia docili alla tua parola.

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