-- Tommaso --

Gv 20,19-31;

-- (riflessione di p.Sergio Bastianel SJ) --

Tommaso si prende la parte dell’incredulo. Non c'era quel giorno. E gli altri gli dicono di aver visto Gesù vivo.

Non gli basta la loro testimonianza? No, non gli basta. Come non era bastato agli altri. Anche per lui parlano i fatti. È troppo evidente quello che tutti loro hanno visto! Gli avversari hanno vinto. Sono riusciti a farlo condannare e giustiziare.

L’hanno visto morire. L’hanno visto morto e sepolto.

È vero che anche lui, Tommaso, come gli altri, Gesù lo ha conosciuto, visto e ascoltato e seguito. Anche questo sono fatti. Anzi sono ancora lì, anche Tommaso con gli altri. Non sono fuggiti, si incontrano ancora, anche Tommaso, magari chiudendosi dentro per paura di quelli che hanno ucciso Gesù.

Ma la loro relazione con Gesù, ciò che hanno pensato, sperato, atteso in quella relazione con lui, tutto questo è morto con la sua morte. Tutto questo è morto e sepolto sotto quella pietra. Hanno tolto la pietra?

Sì, ma anche per Tommaso la sua relazione con Gesù è come rimasta sepolta. Anche lui ha bisogno che questa relazione risorga. Anche per lui questo succede quando incontra e riconosce Gesù vivente oltre la morte.

Signore, tu sai di che cosa ha bisogno la nostra fede. Nel modo che tu sai e noi non sapremmo chiederti, donaci di riconoscerti davvero come Signore, oggi, nella nostra vita, nel nostro mondo.

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